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Esempio di archeologia “green”: verranno piantumati 105 nuovi alberi e 1700 siepi

Nella Milano romana, poco fuori l’antica Porta Ticinese, si trovava un anfiteatro grande quasi come il Colosseo, 155 metri per 122, alto 36. Fu smantellato, com’è provato dai suoi blocchi di pietra, reimpiegati come platea di fondazione della vicina Basilica di San Lorenzo.

Un parco urbano di archeologia green permetterà di ampliare e valorizzare quest’area: il progetto prevede, oltre alla nuova fase di scavi, la successiva ricostruzione “evocativa” dell’antico impianto dell’anfiteatro in un viridarium Amphitheatrum naturae in perfetta simbiosi fra vegetazione e ruderi.

Ha dichiarato Edoardo Croci, Presidente di Italia Nostra, sezione di Milano: “Italia Nostra è da sempre impegnata nella tutela del patrimonio culturale e naturale dell’Italia. In questa logica siamo attenti alla trasformazione urbana sostenibile di Milano, dove il futuro richiede anche la valorizzazione del passato. Il nuovo parco dell’anfiteatro romano con la sua impostazione innovativa consente di realizzare un parco archeologico non separato dalla città, ma pienamente integrato e vivibile con un approccio di “archeologia green”. Saremo ancora una volta accanto alla Soprintendenza, accompagnando il processo anche con un contributo per le attività di divulgazione grazie al nostro fondo Monti, con il quale abbiamo anche finanziato l’indagine diagnostica della Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano, che ha portato al recupero degli affreschi di Leonardo Da Vinci, da pochi giorni riaperta al pubblico”.

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Conferenza

Anfiteatro Romano

La simbiosi tra verde e archeologia

Giovedì 30 maggio 2019

Arch. Antonella Ranaldi Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano

Milano si appresta ad accogliere un nuovo “polmone verde”!

Un parco urbano di archeologia green permetterà di ampliare e valorizzare l’area originariamente occupata dall’anfiteatro di epoca romana. Il progetto proposto dalla Soprintendente Antonella Ranaldi prevede, oltre alla nuova fase di scavi, la successiva ricostruzione “evocativa” dell’antico impianto dell’anfiteatro in un viridarium Amphitheatrum naturae in perfetta simbiosi fra vegetazione e ruderi. Il giardino riprodurrà la forma ellittica dell’antico edificio con siepi e alberi ispirandosi ad una filosofia che introduce la flora nei siti archeologici come nell’idea di Giacomo Boni dei primi del Novecento nel Foro romano, nelle passeggiate archeologiche e nel Tempio romano di Venere e Roma.

 

Sala Conferenze – Piano terra

Via Duccio di Boninsegna 21/23, Milano

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