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Un ciclo di iniziative per conoscere e camminare nelle strade dei quartieri di Milano: conferenze e passeggiate urbane

Si inizia a Febbraio con:

Presentazione del libro “Tortona Solari : Milano In  un Quartiere”, edito da  Mursia, con l’autore  Roberto Monelli e Guido Rosti– L’identità  e trasformazione di un quartiere dal grande passato industriale.

-Video “Milano Dipinta“  introdotto  dal suo autore Andrea Rui, grande divulgatore  della  storia di Milano e illustratore straordinario di architettura. Il suo è un viaggio nel passato di Milano, tramite  una lunga passeggiata, che potrete poi fare a piedi o in bicicletta, introdotto e guidato  da Rui  con il  supporto  del suo bellissimo video che racconta  una storia di mutamento della città,  illustrata da  più  di 250  opere realizzate da 70 artisti  prevalentemente  durante l’Ottocento e nella prima metà del Novecento.

Marzo con:

Memorie urbane, il presente e il futuro: un racconto intorno a due nuove fermate della metropolitana M4, la linea  Blu, ad Ovest della città, completata alla fine del 2024. In collaborazione con  l’Associazione Culturale Museolab6.

A  cura di Anelisa Ricci

Fermata Piazza Tirana e quartiere Giambellino: tra storia, progetti in corso e scenari venturi.

Un racconto introdotto da due Video: “C’era una volta il quartiere Giambellino” e“Piazza Tirana tra acqua e ferrovia“

 Aprile con:

 Passeggiata  guidata –  Fermata  Coni Zugna Parco Solari : Le iconiche architetture del‘900

 Arrigo Arrighetti:  la Piscina Solari. Gio Ponti: la casa di via Dezza e le Domus di via Letizia. la Chiesa del Fopponino in via Giovio, Vico Magistretti ­: le abitazioni in Piazza Aquileia e Asnago e Vender: la residenza  di in via Verga.

 

Invieremo maggiori dettagli nelle prossime newsletter

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All’inizio di quest’anno 29 associazioni culturali e benefiche attive nell’ambito milanese sono state gratificate da un inaspettato lascito, un apprezzabile tesoretto che un generoso benefattore nel suo testamento ha deciso di assegnare ad ognuna di esse, nominate singolarmente, secondo la precisa intenzione di sostenerle nella loro attività culturale e assistenziale, assecondando una sua personale visione concepita come scelta di vita.

Nicola Valenziano nasce a Lodi il 7 marzo 1936 da genitori proprietari di alcuni negozi che, successivamente, vendono per acquistare un negozio di tessuti e maglieria a Milano, dove si trasferiscono e dove il giovane Nicola frequenterà una scuola ad indirizzo tessile e gestirà fino ai primi anni ’90 l’attività commerciale avviata dai genitori.

A Milano Nicola Valenziano sviluppa il suo interesse per le attività culturali e le strutture assistenziali che la città offre. Per vivere questa esperienza in modo partecipato si pone in contatto con le associazioni che vivono queste finalità come missione e che saranno poi i soggetti destinatari delle sue volontà testamentarie. È così che nel gennaio del 1995 diviene socio di Italia Nostra nella Sezione di Milano, stabilendo un rapporto che conserverà fedelmente fino all’anno del suo decesso nel 2022.

Tra gli interessi coltivati da Nicola, ha un posto particolare l’orologeria, una passione alimentata con la frequentazione a ben due corsi specifici promossi dal comune di Milano, nell’ambito dei quali stringerà alcune selezionate amicizie che conserverà nel corso degli anni e che lo accompagneranno nei momenti dedicati alle sue passioni: i viaggi, i mercatini dove acquistare oggetti di antiquariato, i concerti , gli spettacoli cinematografici nei cinema d’essai, le conferenze dove aggiornare e consolidare la sua formazione culturale.

Valenziano amava viaggiare per conoscere località lontane come la Cina o Capo Nord, che raggiunse a bordo di una Fiat 600. Ma questo suo interesse di conoscere il mondo era costantemente rivolto anche al suo ambiente di vita quotidiana: il territorio milanese e quello lombardo, che percorreva ed esplorava alla ricerca, non solo delle più celebrate manifestazioni artistiche, ma anche di quelle testimonianze inserite nel tessuto urbano milanese che raccontano la storia recente del ‘900 a Milano. Sono espressioni identitarie dello spirito milanese molto amate dai cittadini. Sono i quartieri operai, le archeologie industriali e perfino i tram d’epoca conservati nel deposito dell’ATM, che configurano scenari all’interno dei quali viveva, lavorava e percorreva la città l’individuo “comune”, sempre al centro dell’attenzione di Nicola Valenziano e della sua generosità. Si pensi a quelle istituzioni a servizio dell’uomo malato o caduto in disgrazia ricordate nel suo testamento (ad esempio “il pane quotidiano”). Tra queste l’esempio della Società Umanitaria suggerisce una significativa analogia fra due generosi benefattori lombardi: Prospero Moisè Loria e Nicola Valenziano che nel loro testamento, quale atto definitivo che riassume una visione di vita, hanno manifestato la volontà di fondare o di sostenere organizzazioni finalizzate alla formazione culturale dei cittadini. A tal fine uno strumento ugualmente apprezzato da entrambi è il Metodo Montessori, che coniuga “sapere e saper fare”, intendendo con questo che l’insegnamento deve preparare all’attività lavorativa e, nel contempo, formare il cittadino alla consapevolezza dei valori morali e culturali.

Nicola Valenziano è stato un personaggio riservato, uno spirito libero che non ha mai ricercato un ruolo pubblico per porsi in vista. I suoi numerosi atti di beneficienza in vita si sono sempre svolti nell’atmosfera discreta del privato. Questo è il motivo per cui il generoso lascito di tutto il suo patrimonio, come si è detto, ha sorpreso i suoi beneficiari.

Nicola Valenziano

Con questo sintetico profilo della sua personalità, complessa per la molteplicità di interessi, ma semplice per la linearità del suo stile di vita, Italia Nostra, grata, intende rendergli merito.

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Le bellezze della Toscana- in viaggio assieme ad Italia Nostra

Si è da poco concluso il primo viaggio dell’anno, quattro giorni alla scoperta delle bellezze del territorio toscano. (nella foto il gruppo dei nostri soci e sullo sfondo il Castello di Poppi)

Siamo lieti di annunciare a tutti i nostri soci e a chi desidera diventarlo che abbiamo riaperto la stagione dei viaggi. Dopo due anni difficili oggi siamo pronti a ripartire con delle proposte culturali variegate e interessanti, sempre nel rispetto delle normative anti Covid-19.

Seguiteci sui social, sul nostro sito e leggete le newsletter per essere informati circa le nuove proposte di viaggio.
Per informazioni potete sempre fare affidamento ai seguenti indirizzi email: milano@italianostra.org – viaggi.milano@italianostra.org

Allegati

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Le testimonianze della cultura romana imperiale a Milano sono presenze residuali che vanno cercate con la paziente e sapiente indagine archeologica per renderle visibili, farle conoscere ai cittadini e arricchire l’offerta di un turismo culturale turistico che la città propone ai suoi sempre più numerosi visitatori.

La Soprintendenza ha intrapreso una iniziativa che, non solo mette in vista gli scavi dell’anfiteatro romano attualmente in atto, ma si appresta anche ad una interpretazione di questo monumento con una integrazione vegetale che rende percepibile quanto è materialmente perduto completandone le forme.

La sezione di Milano di Italia Nostra nella consapevolezza dell’alto valore culturale di questo progetto ha partecipato alla sua presentazione con un contributo dal Fondo Monti.

Di seguito la sequenza di immagini attualmente presentate su un maxi schermi negli spazi delle Stazioni Centrale di Milano e Termini di Roma.

 

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GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2020 – APERTURA STRAORDINARIA DEGLI SCAVI E RITROVAMENTI DELL’ANFITEATRO ROMANO
Sabato 10 ottobre la Soprintendente Arch. Antonella Ranaldi ha accompagnato il Presidente della Sezione di Milano di Italia Nostra Edoardo Croci, il Vicepresidente Umberto Vascelli Vallara ed alcuni Consiglieri, ad una visita inaugurale dell’Anfiteatro di Milano. Un progetto straordinario per ricostruire, in una chiave naturale, l’Anfiteatro romano.

La nostra Sezione ha contribuito economicamente allo scavo archeologico utilizzando le risorse per resaturi Fondo Monti e durante la visita il Presidente Edoardo Croci è intervenuto raccontando le motivazioni per la quale Italia Nostra ha deciso di supportare e finanziare il progetto.

Guarda l’intervista del Presidente

Il Fondo Monti, denominato “FONDO ENZO MONTI per i beni culturali”, dal 1995 ha come scopo la tutela dei beni culturali e il restauro di opere d’arte e architettoniche di Milano e Provincia.
Sul sito tutte le informazioni sui nostri restauri.

Fondo Enzo Monti

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Il Fondo Monti per il Museo Bagatti Valsecchi

Continuano i lavori di restauro del soffitto della biblioteca, uno degli ambienti più suggestivi del Museo. Si tratta di un intervento importante che dovrebbe concludersi prima dell’estate, restituendo così il magico soffitto stellato con i suoi colori accesi e i suoi disegni originali.

Questo meraviglioso restauro, come ricorderete, è finanziato dalla Sezione milanese di Italia Nostra grazie al Fondo Monti.

Scopri il Museo

 

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Cari Soci e Amici,
la Cultura non si ferma davanti al contagio del virus e prosegue la sua attività sul canale YouTube del Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo con video interamente dedicati alle iniziative virtuali dei Musei, Siti Archeologici, Biblioteche, Archivi, attività dello Spettacolo, Cinema, Audiovisivo e Musica, grazie ai contributi dei luoghi della cultura statali e di tante istituzioni culturali nazionali che hanno aderito

SCOPRI

Un’attività che prende il via dal duplice slancio della campagna #iorestoacasa, rilanciata sui social nei giorni scorsi dal Ministro Dario Franceschini e da migliaia di artisti per invitare gli italiani a ridurre gli spostamenti per combattere la diffusione del Coronavirus, e della maratona solidale “L’Italia Chiamò”, che ha visto per 18 ore consecutive la partecipazione di centinaia di protagonisti del mondo dell’informazione, della cultura, della musica e dello spettacolo.

Sono molti i video che continueranno ad essere caricati su YouTube per raccontare mostre presenti e passate, restauri, capolavori delle collezioni, performance, curiosità, segreti e dietro le quinte dei luoghi della cultura statali.


Vi informiamo inoltre che sul nostro sito nazionale troverete alcuni link ai siti dei musei che forniscono la possibilità di un virtual tour:

Tutti pazzi per il virtual tour

Infine esiste anche la possibilità di scaricare gratuitamente, sia su Android che su Iphone, l’app Google Art & Culture che vi propone 35 collezioni, 64 storie e 4 virtual tour di istituzioni culturali italiane.


Vi inviamo i nostri più cari saluti nella speranza che queste informazioni possano alleviare la noia dell’isolamento forzato di questo periodo.
Italia Nostra Sezione di Milano

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Gentili Soci,
l’emergenza sanitaria di questi giorni ci suggerisce di assumere come misura di cautela per il personale e per i soci stessi la chiusura temporanea degli uffici. È una decisione necessaria, ma che non comporta l’interruzione dei servizi che la Sezione ha sempre fornito; in particolare la segreteria potrà ancora essere contattata sia telefonicamente 0286461400 sia per e-mail milano@italianostra.org. Siamo fiduciosi che la situazione tornerà presto alla normalità e potremo così vederci nel corso delle nostre conferenze e dei nostri viaggi culturali.
Ricordiamo la campagna per il rinnovo della quota associativa per il 2020 in questo periodo particolarmente importante come manifestazione di sostegno per la ripresa.
Italia Nostra Sezione di Milano
Il Presidente
Edoardo Croci

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Dall’8 al 20 ottobre, nella sala XVIII della Pinacoteca di Brera, sarà esposta la grande tela di Benvenuto Tisi detto il Garofalo raffigurante la Crocefissione con la Vergine, la Maddalena e i santi Giovanni Evangelista e Vito, datata 1522 e di recente oggetto di un accurato intervento di restauro che ne ha riportato in luce le finezze cromatiche e molti particolari prima offuscati da strati di depositi e patinature antiche.
Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, fu attivo alla corte di Ferrara per il Duca Ercole I d’Este e poi per Alfonso I d’Este, ma la sua produzione più cospicua fu quella per la committenza religiosa e per l’alta e colta aristocrazia cittadina, tra cui il notissimo Antonio Costabili. Garofalo fu soprannominato dalle fonti il “Raffaello ferrarese” per l’influenza che sul suo stile esercitò Raffaello, specie dopo un viaggio a Roma nel 1512, effettuato insieme al Duca Alfonso I. Soprattutto nella tecnica esecutiva, l’artista risentì molto del modus operandi di Dosso Dossi, pittore della corte estense con il quale collaborò nell’esecuzione dello straordinario Polittico Costabili della Pinacoteca di Ferrara, come pure della raffinata cromia dei dipinti di Giorgione e Tiziano.
La Pinacoteca di Brera ha realizzato il restauro, avalendosi della restauratrice Delfina Fagnani, grazie ad Italia Nostra, che ha indirizzato la scelta dello sponsor Tigotà.

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